Vuoi fare il primo passo nella tua sicurezza?

Pensi che nella tua vita la sicurezza deve essere una priorità. Noi speriamo di esserti d’aiuto.

Non è mai troppo tardi per reagire

Recita un antico detto popolare “non è mai troppo tardi”. Di sicuro ci sarà capitato di cadere, sbagliare, avere rimpianti… Questo non ci deve permettere di massacrarci oltre misura, né tanto meno azzerare i nostri sogni. Anzi! Hai mai pensato di meritare di più dalla vita? Sei consapevole che non è mai troppo tardi per fare un cambiamento?

Nella vita dobbiamo capire quando è il momento di meritarci di più, a prescindere da tutti gli errori fatti: non è mai troppo tardi! Partiamo proprio da questo concetto. Cosa vuol dire poi “è tardi?”, chi ci può dare del tempo e delle tempistiche se non noi stessi? Tanto di più se il punto di arrivo è la nostra felicità.

Perché è difficile reagire?

Dobbiamo considerare che il nostro cervello è estremamente restio ai cambiamenti. È quindi normale dire a se stessi non cambiare. (Cos’è il Krav Maga – Difesa Sicura Krav Maga (difesa-sicura.it) )

Non importa se certe cose non le abbiamo imparate prima; tutto si può imparare nella vita!

Non importa quanti anni abbiamo; non è un caso se la vita ci ha messo di fronte a un cambiamento proprio ora … prima forse non saremmo stati pronti o forse c’è qualcosa che dobbiamo imparare ora.

“L’unica persona che sei destinato a diventare è la persona che decidi di essere”. -Ralph Waldo Emerson

Il fattore “paura”

È la paura la barriera che, in molte occasioni, ci impedisce di costruire la nostra felicità o, per lo meno, di raggiungere quello che sogniamo, ma che si trova qualche passo oltre la nostra zona di confort. Una cosa che facciamo di solito, senza esserne del tutto coscienti, è camuffare la paura con la rassegnazione, con pensieri come “è quello che ho a disposizione, che devo sopportare; se lo lascio, probabilmente starò ancora peggio”.

Troppo facile dire: “devo essere una persona meno insicura“. No, perché spesso non abbiamo tutti le stesse caratteristiche e molti di noi, tutta questa spavalderia non ce l’ha. Ma alla fine va bene così, basta saperci convivere e fare della propria insicurezza un punto di forza.

La paura va intesa per quello che è in realtà: un’emozione che ci mette in allerta quando ci troviamo di fronte ad un pericolo. È un errore nascondere o non ascoltare questo istinto naturale: occorre capirlo, elaborarlo e, infine, agire nel modo più adeguato. Non dobbiamo “avere paura della paura”: è importante imparare ad ascoltarla, perché è un chiaro segnale di inquietudine e di malessere interiore. E la soluzione sta nell’agire. Non possiamo aspettare che gli altri ci diano ciò che ci aspettiamo dalla vita.

E anche se non sappiamo cosa ci aspetterà, quando decidiamo di fare un grande passo, sicuramente quel cambiamento farà sì che diverse cose restino alle spalle. E si alimenterà la speranza che solo il nuovo sa regalare. Se quel lato positivo che fino ad ora abbiamo spinto in basso, riuscirà a risalire, allora avremo capito che davvero, possiamo meritare molto di più.

Il momento migliore è ORA

Abbiamo detto che la parola tardi non si può applicare alla felicità o alla ricerca del benessere. Sappiamo anche che la paura è un segnale d’allarme che ci avvisa quando non stiamo bene, quando la nostra situazione è intollerabile. E allora, perché non reagiamo? Il semplice fatto di razionalizzare la paura, di mettere da parte gli atteggiamenti limitanti e le insicurezze ci permetterà di liberarci di tutte quelle corazze chi ci impediscono di avanzare come persone.

La soluzione sta, in molti casi, proprio nell’agire: superare la linea della paura, la zona di confort, l’immobilità e, soprattutto, dimenticare pensieri come “il mio treno è già passato” oppure “ormai per me è troppo tardi” Il vostro momento migliore è ora. Ieri è già passato, domani non è stato ancora scritto, quindi.. perché non provarci?

Primo passo è scegliere il giusto.

INSEGNANTE DI DIFESA PERSONALE O INSEGNANTE DI PREVENZIONE NELLA DIFESA PERSONALE?

Nell’immensa offerta di pseudo corsi di Difesa Personale è giunto il momento di fare un po’ di chiarezza e, forse, tutelare la gente per bene.

Attualmente in Italia siamo invasi da una miriade di attività inerenti, affini o paragonabili a quello che il sistema sociale denomina “Difesa Personale”.

Spesso le Associazioni che si pongono come riferimento dell’ambiente promuovono iniziative partendo dall’immagine cercando di far leva sul fascino di un nome.

Basta effettuare una piccola ricerca per immagini su internet per notare un fattor comune nella propaganda: “MAESTRI” con abbigliamento aderente per enfatizzare muscoli scolpiti e visi contratti, sembrano parafrasare sceneggiature di Fiction. Non contenti, arricchiscono i messaggi con loghi forti e “cattivi”, figure riconducibili ad un corso paramilitare che fa tendenza ed espande l’ego di buffoni.

Un attento osservatore, conscio delle differenze che caratterizzano i veri format della difesa personale, rimane incredibilmente colpito dalla massa di sedicenti trainer della domenica chiedendosi: “perché nessuno controlla?”, “perché nessun organo si propone di verificare la qualità di un insegnamento offerto?”

Dobbiamo realisticamente comprendere che esiste un tipo di Difesa Personale insegnato solo dopo un’accurata selezione delle risorse, dopo anni di studio, dopo un bagaglio di esperienze reali in ambienti di vero pericolo per la propria o altrui incolumità. Per questi esempi si rimanda all’ambito militare, ai corpi di polizia, o alle organizzazioni private che operano per la tutela di persone e/o beni.

Un rigoroso studio ed una conoscenza della materia coniugata alle norme giuridiche sia nazionali che internazionali, all’utilizzo di consulenze legali e psicologiche, all’impiego di nozioni sanitarie e di igiene è di fondamentale importanza.

Altro aspetto è ciò che vuol essere fatto passare per “Difesa Personale” ma che di fatto tutto rappresenta tranne che quella. Bisogna fare molta attenzione agli specchietti per le allodole, imparando a curiosare e documentarsi, per comprendere le effettive esigenze che nascono in qualsiasi momento della nostra vita nel voler apprendere tecniche di autodifesa.

Posso darti un consiglio pratico?

La miglior difesa di fronte ad una situazione di pericolo si attua principalmente con la prevenzione. Dove potrebbe nascere un rischio: una manifestazione o una passeggiate serale? Chi è al mio fianco: una ragazza, mia moglie, una persona disabile, un animale? Qualcosa potrebbe limitare la libertà di movimento: ombrelli, passeggini, guinzagli. Evitiamo zone riconosciute come rischiose. Parcheggiamo con attenzione il nostro veicolo (magari illuminando anticipatamente con gli abbaglianti la zona circostante l’ingresso di casa!). Prepariamo la chiave di una serratura nella mano, separandola dalle altre. Queste ed altre nozioni arricchiscono il nostro stato di allerta in ambito difesa personale e diminuiscono in maniera sostanziale gli atti di aggressione che potremmo subire. Rimangono, se protratte nel tempo, comunque buone prassi nel vivere quotidiano.

Hai mai pensato alla prevenzione?

Noi di Difesa Sicura investiamo sulla prevenzione, sull’insegnamento nel saper “decodificare” i messaggi non verbali tipici di chi vuole offendere. Sviluppiamo corsi teorici e preventivi – pratici e tecnici .

Utilizziamo pertanto esperti di metodi creati in ambito militare per addestrare personale militare e civile, il mondo della Difesa Personale cerca spesso di confondersi con quello militare, talvolta in modo disonesto, talvolta a causa di maestri che non hanno mai indossato una divisa.

Ricordiamoci che un malintenzionato votato al dolo ed all’offesa non sarà mai uno incontro regolare, capace di agevolare le nostre tecniche durante una dimostrazione fisica.

Per distinguere un corso efficace da uno improvvisato è molto semplice, la prima cosa da osservare è la qualifica dell’insegnante. Se fra i diplomi non ne avrà uno specifico sulla difesa personale, può essere maestro di tutte le arti marziali, ma semplicemente non è qualificati per insegnare la difesa. È come se un pugile insegnasse a tirare calci. Sono sport differenti.

Sembra una cosa banale, ma in pochi controllano la qualifica specifica, pensando che se uno insegna un esperto di arti marziali, saprà di certo insegnare la difesa. Di corsi se ne trovano moltissimi, lasciate stare il nome o quelli che prevedono una certa preparazione fisica o tecniche troppo militari, non vi serve difendervi da un attacco missilistico, preferite un corso ben strutturato, che sia basato su tecniche di facile comprensione, immediate, che non si basano sulla corporatura, e che prevedano una buona parte teorica su come riconoscere una situazione di pericolo, come comportarsi, è che vi abitui a reagire se ce ne fosse bisogno, spiegando anche le normative sulla difesa personale, evitandovi di commettere reati.

No agli istruttori esaltati che non vi spiegano che lo scontro andrebbe evitato, difesa personale non vuol dire combattere, per questo ci sono gli sport da combattimento, studiati apposta.

Noi cosa diamo di diverso?

I nostri corsi di Difesa Personale sono basati sui principi e sulle tecniche di combattimento efficaci e reali. Lo scopo dei corsi è fornire gli strumenti per aumentare rapidamente la capacità di autodifesa, e creare una solida pratica per mantenere intatta la propria efficacia nel tempo, utilizzando metodologia dell’automatismo.

Addestramento e allenamento.

  • ADDESTRAMENTO TECNICO per “sapere cosa fare”
  • ADDESTRAMENTO FISICO per “poterlo fare”
  • ADDESTRAMENTO PSICOLOGICO per “volerlo fare”

Se la tua sicurezza deve essere difesa, la tua difesa deve essere sicura.

Noi di A.S.D. Difesa Sicura siamo pronti a consigliarti e a camminare con te….

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